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BUSCOPAN 30CPR RIVESTITE 10MG

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Coidce AIC: 006979025
Codice EAN:
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Descrizione prodotto

 Denominazione 

BUSCOPAN COMPRESSE RIVESTITE/SUPPOSTE 

Categoria farmacoterapeutica 

Alcaloidi della belladonna semisintetici, composti ammonici quaternari. 

Principi attivi 

N-butilbromuro di joscina 10 mg. 

Eccipienti 

Nucleo: calcio idrogenofosfato, amido di mais, amido solubile, silice colloidale anidra, acido tartarico, acido stearico. Rivestimento: povidone, saccarosio, talco, gomma arabica, titanio diossido (E171), macrogol 6000, cera carnauba, cera bianca. Supposte: gliceridi semisintetici solidi. 

Indicazioni 

Trattamento sintomatico delle manifestazioni spastico-dolorose del tratto gastroenterico e genito-urinario. 

Controindicazioni/eff.secondar 

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno degli eccipienti; glaucoma ad angolo acuto; ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria; stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico; ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon; esofagite da reflusso; atonia intestinale dell'anziano e dei soggetti debilitati; miastenia grave; bambini di eta' inferiore ai 6 anni. In caso di rare condizioni ereditarie di incompatibilita' con uno degli eccipienti l'uso del medicinale e' controindicato. 

Posologia 

I seguenti dosaggi sono consigliati per adulti e ragazzi di eta' superiore ai 14 anni. Compresse rivestite: 1-2 compresse rivestite 3 volte al giorno. Supposte: 1 supposta 3 volte al giorno. Le dosi singole possono essere aumentate secondo il giudizio medico. In pediatria nei bambini di eta' compresa tra i 6 ed i 14 anni occorre seguire esattamente la prescrizione del medico. Modo di somministrazione: le compresse devono essere assunte intere con una adeguata quantita' di acqua. Il medicinale non deve essere assunto giornalmente su base regolare o per periodi prolungati senza ricercare la causa del dolore addominale. 

Conservazione 

Compresse rivestite: questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Supposte: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. 

Avvertenze 

In presenza di intenso dolore addominale di cui non e' nota la causa, che persista o peggiori, o che si manifesti insieme ad altri sintomi quali febbre, nausea, vomito, alterazioni nel movimento intestinale, sensibilita' addominale, diminuita pressione sanguigna, svenimento o sangue nelle feci, e' necessario rivolgersi immediatamente al medico. Gli anticolinergici devono essere usati con prudenza negli anziani, nei pazienti con turbe del sistema nervoso autonomo, nelle tachiaritmie cardiache, nell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca congestizia, nell'ipertiroidismo e nei portatori di affezioni epatiche e renali. A causa del potenziale rischio di complicazioni legate ad un eccessivo effetto anticolinergico, occorre prestare attenzione nei pazienti soggetti al glaucoma ad angolo acuto cosi' come nei pazienti suscettibili di stasi intestinale ed urinaria ed in quelli inclini a tachiaritmie. Gli anticolinergici possono prolungare il tempo di svuotamento gastrico e determinare stasi dell'antro. A causa della possibilita' che gli anticolinergici possano ridurre la sudorazione, il medicinale deve essere somministrato con cautela nei pazienti con piressia. Il trattamento con dosi elevate non deve essere bruscamente interrotto. Gli effetti collaterali di minore entita' possono essere controllati riducendo opportunamente la dose; la comparsa di importanti manifestazioni secondarie richiede l'interruzione della terapia. Una compressa rivestita da 10 mg contiene 41,2 mg di saccarosio pari a 247,2 mg per dose massima giornaliera raccomandata. Quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale. 

Interazioni 

L'effetto anticolinergico di farmaci come gli antidepressivi tri- e tetraciclici, fenotiazine, butirrofenoni, antiistaminici, antipsicotici, chinidina, amantadina, diisopiramide e altri anticolinergici (per esempio tiotropio, ipratropio e composti simili all'atropina) puo' essere accentuato dal farmaco. Il trattamento concomitante con antagonisti della dopamina, come la metoclopramide, puo' determinare una riduzione dell'effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastro-intestinale. La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo' essere accentuata dal medicinale. Non assumere alcool durante la terapia. Poiche' gli antiacidi possono ridurre l'assorbimento intestinale degli anticolinergici, questi farmaci non debbono essere somministrati contemporaneamente. 

Effetti indesiderati 

Molti degli effetti indesiderati elencati possono essere attribuiti alle proprieta' anticolinergiche del del farmaco. Gli effetti secondari anticolinergici del medicinale sono generalmente di lieve entita' ed autolimitanti. Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non comune: reazioni cutanee, orticaria, prurito; frequenza non nota: shock anafilattico, reazioni anafilattiche, dispnea, rash cutaneo, eritema ed altre manifestazioni di ipersensibilita'. Queste reazioni avverse sono state osservate nell'esperienza post-marketing. Al 95% di probabilita', la categoria di frequenza non e' maggiore di non comune (3/1368), ma potrebbe essere piu' bassa. Una stima precisa della frequenza non e' possibile dal momento che queste reazioni avverse non si sono verificate in 1368 pazienti in sperimentazione clinica. Patologie cardiache. Frequenza non comune: tachicardia. Patologie gastrointestinali. Frequenza non comune: secchezza delle fauci. E' stata osservata anche stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Frequenza non comune: alterazioni della sudorazione. Patologie renali e urinarie. Frequenza rara: ritenzione urinaria. >>Sono stati osservati anche i seguenti effetti indesiderati. Patologie dell'occhio: midriasi, turbe dell'accomodazione, aumento del tono oculare. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza. Dosi elevate possono determinare segni di stimolazione centrale e piu' gravi segni d'interferenza con il sistema nervoso, lo stato di coscienza e la funzione cardiorespiratoria. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. 

Gravidanza e allattamento 

Sono disponibili dati limitati relativi all'uso di N-butilbromuro di joscina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva. Non esistono informazioni sufficienti sull'escrezione del farmaco e dei suoi metaboliti nel latte umano. Come misura precauzionale, e' preferibile evitare l'uso del farmaco durante la gravidanza e l'allattamento. Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilita' umana.