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CLISMA FLEET PRONTO USO 133 ML

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Coidce AIC: 029319011
Codice EAN:
€ 4.49
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Descrizione prodotto

Denominazione 

CLISMA FLEET 

Categoria farmacoterapeutica 

Farmaci per la costipazione. 

Principi attivi 

Idrogenofosfato disodico diidrato 21,4 g/118 ml e fosfato disodico dodecaidrato 9,4 g/118 ml. 

Eccipienti 

Benzalconio cloruro, disodio edetato, acqua distillata q.s.. 

Indicazioni 

Trattamento a breve termine della stipsi occasionale negli adulti e nei bambini di eta' superiore ai 3 anni; svuotamento intestinale pre e post operatorio, in ostetricia, in preparazione ad esami radioscopici ed indagini endoscopiche dell'ultimo tratto intestinale. 

Controindicazioni/eff.secondar 

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Condizioni che causano un aumento della capacita' di assorbimento, una diminuzione della capacita' di eliminazione o una diminuzione della motilita' gastrica, ad esempio: sospetta ostruzione intestinale, ileo paralitico, stenosi anorettale, ano perforato, megacolon congenito o acquisito, malattia di Hirschsprung. Patologie gastrointestinali non diagnosticate, ad esempio, sintomi indicativi di appendicite, perforazione intestinale o malattia infiammatoria intestinale attiva, sanguinamento rettale non diagnosticato. Insufficienza cardiaca congestizia. Disidratazione. Bambini di eta' inferiore ai 3 anni. Insufficienza renale clinicamente significativa. Non si devono somministrare contemporaneamente altre preparazioni con fosfati di sodio, tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio. 

Posologia 

Adulti e bambini di eta' superiore ai 12 anni: 1 flacone (118 ml dose erogata) non piu' di una volta al giorno o secondo istruzioni del medico. Bambini di 3 anni di eta' e minori di 12 anni: dose dimezzata non piu' di una volta al giorno. Il medicinale e' controindicato nei bambini di eta' inferiore ai 3 anni. Nella stipsi occasionale i lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non piu' di sette giorni. L'uso di periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del caso. Insufficienza renale: non somministrare a pazienti con disturbo clinicamente significativo della funzionalita' renale. Usare con cautela nei pazienti con funzionalita' renale anomala quando il beneficio clinico si preveda superiore al rischio di iperfosfatemia. Per solo uso rettale: sdraiarsi sul fianco sinistro con entrambe le ginocchia piegate, le braccia a riposo; rimuovere lo scudo protettore arancione; con una pressione costante, inserire delicatamente Comfortip del clistere nell'ano con la cannula rivolta verso l'ombelico; premere il flacone finche' il liquido sia quasi tutto espulso; interrompere l'uso se si incontra resistenza. Forzare il clistere puo' provocare ferite. Sono sufficienti da 2 a 5 minuti per ottenere l'effetto desiderato. Per la stipsi occasionale i clisteri rettali si utilizzano per fornire sollievo e unicamente a breve termine. 

Conservazione 

Conservare a temperatura non superiore ai 25 gradi C. 

Avvertenze 

Non utilizzare il prodotto in caso di nausea, vomito o dolore. I pazienti devono essere avvisati di aspettarsi feci liquide e devono essere incoraggiati a bere liquidi per aiutare a prevenire la disidratazione, in particolare i pazienti con condizioni che possono predisporre a disidratazione o quelli che assumono medicinali che possono diminuire la velocita' di filtrazione glomerulare, come i diuretici, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE inibitori), bloccanti del recettore dell'angiotensina (sartani) o anti-infiammatori non steroidei (FANS). Dato che il farmaco contiene fosfati di sodio, vi e' il rischio di elevati livelli sierici di sodio e fosfato e diminuzione dei livelli di calcio e potassio e di conseguenza ipernatriemia, iperfosfatemia, ipocalcemia e ipokaliemia che si possono verificare con segni clinici come tetania e insufficienza renale. I cambiamenti idroelettrolitici sono di particolare interesse nei bambini con megacolon o qualsiasi altra condizione in cui si ha ritenzione della soluzione del clistere, e nei pazienti con co-morbidita'. Usare con cautela in: pazienti anziani o indeboliti e in pazienti con ipertensione arteriosa non controllata, ascite, malattie cardiache, cambiamenti della mucosa rettale (ulcere, fessure); soggetti con colostomia, pazienti che stanno assumendo diuretici o altri medicinali che possono modificare i livelli idroelettrolitici; soggetti che stanno assumendo medicinali noti per prolungare l'intervallo QT (es. amiodarone, triossido di arsenico, astemizolo, azitromicina, eritromicina, claritromicina, clorpromazina, cisapride, citalopram, domperidone, terfenadina, procainamide), o con squilibrio idroelettrolitico conosciuto, come ipocalcemia, ipokaliemia, iperfosfatemia, ipernatriemia. Usare con cautela anche in pazienti che assumono medicinali noti per influire sulla perfusione,sulla funzionalita' renale, o sullo stato di idratazione. Dove sussistano sospetti di disordini idroelettrolitici rischio di iperfosfatemia, i livelli di idroelettroliti devono essere monitorati prima e dopo la somministrazione. Usare con cautela nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, quando il beneficio clinico si prevede superiore al rischio di iperfosfatemia. L'uso ripetuto e prolungato non e' raccomandato in quanto puo' causare assuefazione. La somministrazione di piu' di un clistere in un periodo di 24 ore puo' essere dannoso. Non deve essere usato per piu' di una settimana. Somministrare alle secondo le istruzioni per l'uso. I pazienti devono essere avvertiti di interrompere la somministrazione, se si incontra resistenza, dato che la somministrazione forzata del clistere puo' provocare lesioni. Il sanguinamento rettale dopo l'utilizzo puo' indicare una condizione grave. In questo caso la somministrazione deve essere interrotta immediatamente. In generale, l'evacuazione si verifica circa 5 minuti dopo la somministrazione, quindi, i tempi di ritenzione di piu' di 5 minuti non sono raccomandati. Nel caso in cui non si verifica l'evacuazione dopo aver utilizzato il farmaco o se il tempo di ritenzione dura piu' di 10 minuti, si possono verificare gravi effetti indesiderati. Non si deve ricorrere ad altre somministrazioni e la condizione del paziente deve essere valutata al fine di individuare eventuali alterazioni idroelettrolitiche e per minimizzare il rischio di iperfosfatemia severa. Per la presenza di benzalconio cloruro il prodotto e' irritante e puo' causare reazioni cutanee. 

Interazioni 

Usare con cautela nei pazienti che sono in terapia con calcio-antagonisti, diuretici, litio o altri medicinali che possono influenzare i livelli idroelettrolitici in quanto possono verificarsi iperfosfatemia, ipocalcemia, ipokaliemia, acidosi e disidratazione ipernatriemica. Non si devono somministrare contemporaneamente altri preparati con fosfati di sodio tra cui soluzioni orali o compresse di fosfati di sodio. Dato che l'ipernatriemia e' associata a bassi livelli di litio, l'uso concomitante con litio puo' causare una riduzione dei livelli sierici di litio con una diminuzione di efficacia. 

Effetti indesiderati 

E' ben tollerato se usato come indicato. Tuttavia, frequentemente sono stati riportati eventi avversi associati all'uso del medicinale. In alcuni casi, possono verificarsi eventi avversi, soprattutto se il clistere viene utilizzato in modo inappropriato. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro (<1/10.000): ipersensibilita' ad esempio orticaria. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto rari (<1/10.000): blister, prurito, bruciore. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto rari (<1/10.000): disidratazione, iperfosfatemia, ipocalcemia, ipokaliemia, ipernatriemia, acidosi metabolica. Patologie gastrointestinali. Molto rari (<1/10.000): nausea, vomito, dolore addominale, distensione addominale, diarrea, dolore gastrointestinale, il disagio anale e proctalgia. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Molto rari (<1/10.000): irritazione rettale, dolore, bruciore, brividi. 

Gravidanza e allattamento 

Poiche' non ci sono dati rilevanti disponibili per valutare il potenziale di malformazione del feto o di altri effetti fetotossici quando somministrato durante la gravidanza deve essere utilizzato sotto il diretto controllo del medico solo al momento del parto o postparto. Dato che il fosfato di sodio puo' passare al latte materno, si consiglia che il latte materno sia estratto e scartato per almeno 24 ore dopo aver somministrato.